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Parma, 19 maggio – incontro sugli usi idroelettrici

L’attività di informazione pubblica a supporto della pianificazione delle acque prosegue con un nuovo incontro, sul tema degli usi industriali ed idroelettrici della risorsa.

La Commissione Europea, attraverso il “Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee (Blueprint)” e altri documenti tematici sui cambiamenti climatici e sulla scarsità e siccità, pubblicati a novembre 2012, ha indicato i limiti dei primi Piani di Gestione (2009-2015) e ha definito le questioni che dovranno essere affrontate in sede di riesame e aggiornamento dei prossimi piani per rendere più efficace il secondo ciclo di programmazione.
A fronte di segnalazioni riguardanti alcuni impianti idroelettrici autorizzati dopo l’entrata in vigore dei piani di gestione, nel 2013 la Commissione ha poi avviato una procedura EU-PILOT ravvisando la necessità che il nostro Paese affini gli esistenti strumenti di pianificazione che regolano i prelievi per garantire una maggiore coerenza con gli obiettivi della Direttiva Quadro Acque.
Per dare una risposta adeguata alle istanze della Commissione, nel progetto di piano di gestione è stato inserito uno strumento atto a gestire meglio le pressioni quantitative sulla risorsa idrica generata dalle nuove derivazioni d’acqua dai corpi idrici superficiali e sotterranei.
In sintesi tale strumento, nella forma di Direttiva, propone un metodo di valutazione della compatibilità delle domande di derivazione rispetto agli obiettivi e agli indirizzi del Piano di Gestione delle Acque mediante l’applicazione di criteri ERA (Esclusione, Repulsone, Attrazione) a partire dallo stato ambientale del corpo idrico definito dallo stesso Piano di Gestione.
Oltre alle problematiche sollevate dall’EU–PILOT, sul tema dell’idroelettrico si vogliono inoltre approfondire anche le relazioni che intercorrono tra gli obiettivi di tutela ambientale dei corpi idrici e gli obiettivi di produzione energetiche da fonti rinnovabili.
Partendo da un esame di questi primi anni di applicazione del PTCP, la Provincia di Sondrio illustrerà inoltre gli orientamenti che la stanno guidando nell’aggiornamento del Piano, che per la parte di gestione della risorsa rappresenta una delle esperienze più significative presenti nel bacino del Po.

Di seguito, il programma dei lavori e le relazioni illustrate dai relatori nel corso dell’incontro.

Programma_UsiIndustiali_19mag2015

Braga_adbpo_1parte_19mag15

Braga_adbpo_2parte_19mag15