Direttiva di Piano per la gestione uniforme della pesca e della pesca–turismo e per agevolare il contrasto delle attività illecite connesse alla pesca sull’asta del fiume Po, anche in relazione ai contenuti ed agli obiettivi del Piano di bacino distrettuale del fiume Po
In data 21 novembre 2023 con la deliberazione n. 6, la Conferenza Istituzionale Permanente dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po ha adottato la cosiddetta “Direttiva Pesca Asta Po”, in corso di pubblicazione di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e sui Bollettini Regionali.
La Direttiva si inserisce nel contesto delle azioni condivise in sede di Consulta Pesca Po, organo istituito nel 2017 tra Autorità e Regioni rivierasche (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto) per la gestione sostenibile e unitaria della pesca e la tutela del patrimonio ittico nel fiume Po e persegue l’obiettivo di fornire indirizzi e disposizioni idonee a rendere uniforme la disciplina in materia di tutela dell’ecosistema acquatico, di pesca e delle attività che potrebbero impattare l’ecosistema per l’ambito territoriale costituito dall’asta del fiume Po, al fine di favorire un superamento della frammentazione normativa della materia derivante dalla ripartizione territoriale.
Si auspica che la Direttiva possa contribuire a raggiungere lo scopo di garantire un più efficace contrasto alle attività illecite connesse a queste tematiche, in ragione dei caratteri di omogeneità di tale ambito territoriale e della conseguente necessità di assicurare che la gestione delle suddette attività per detto ambito sia coerente con i principi organizzativi relativi alla governance amministrativa prevista dal vigente ordinamento giuridico
Dal punto di vista della pianificazione distrettuale di rilevanza europea, la Direttiva rappresenta, uno strumento operativo per dare attuazione all’art. 65, comma 3, lett. c e f del D.Lgs 3 aprile 2006, n. 152 e ss.mm.ii. e al Programma di Misure del PdGPo, nello specifico delle seguenti misure individuali:
- KTM14-P4-a047: Elaborazioni di linee guida e regolamenti per vietare la reintroduzione, l’introduzione e il ripopolamento in natura di specie e popolazioni non autoctone, con azioni mirate e coordinate a livello di bacino;
- KTM14-P4-a056: Monitoraggio delle comunità acquatiche del fiume Po (dalle sorgenti al mare Adriatico) e aggiornamento della carta ittica;
- KTM18-P4-b096: Interventi per il contenimento di specie animali (es. siluro) e vegetali invasive, con azioni coordinate a livello di bacino;
- KTM20-P4-b097: Monitoraggio degli stock ittici e individuazione degli sforzi massimi di pesca sostenibili.
La Direttiva può inoltre essere assunta come misura specifica per le aree designate ai sensi dell’art. 84 del decreto citato (Acque dolci idonee alla vita dei pesci), di cui al Registro delle aree protette ex art. 117, comma 3 e 3 bis, del Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po.
L’ambito territoriale di riferimento della Direttiva è costituito dall’asta del fiume Po, intesa come l’intero alveo del corso d’acqua ricompreso, fino all’incile del Po di Goro e ad esclusione del Delta, nell’ambito delle Fasce Fluviali A (Fascia di deflusso della piena) e B (Fascia di esondazione) del Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino idrografico del fiume Po vigente, nel quale sono comprese le lanche, le morte e le mortizze nonché gli altri corpi idrici, naturali e artificiali, ivi presenti.
Condivisa l’importanza di questa Direttiva, a valle della sua adozione formale si è avviato un percorso coordinato dall’Autorità di bacino, in veste di Segreteria Tecnica della Consulta, attraverso un Tavolo Tecnico di Lavoro che vede coinvolti, oltre ai tecnici della Segreteria tecnica-operativa di AdB Po, anche i funzionari competenti e designati dalle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto.
Le prime attività si concentreranno a definire tutto quanto necessario per la redazione di un Piano ittico interregionale unitario dell’asta del fiume Po, corredato da una Carta ittica e da un Regolamento interregionale attuativo della Direttiva stessa.
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